Musica

Nek torna con l’inno del Sassuolo e poi con il concerto di fine anno a Sanremo

Nek torna con l’inno del Sassuolo e poi con il concerto di fine anno a Sanremo

Dicembre 2013 è un mese ricco di eventi per Filippo Neviani, in arte Nek.

Il 6 dicembre, infatti, ha presentato alla stampa “Neroverdil’inno ufficiale del Sassuolo Calcio, da lui scritto e interpretato, composto per festeggiare il passaggio in serie A della squadra emiliana allenata da Di Francesco e capitanata da Francesco Magnanelli e domenica 08 l’inno ha debuttato davanti al pubblico del Mapei Stadium di Reggio Emilia prima della partita contro il Chievo.

Sabato prossimo, 14 dicembre, si terrà il Raduno del FilGood Fanclub durante il quale i fan potranno conoscere personalmente Nek e condividere con lui un pomeriggio in musica; è infatti previsto un talent (i cui partecipanti sono già stati selezionati) in cui Filippo e il suo Quartet giudicheranno i fan più talentuosi in una gara all'ultima nota sul palco del Teatro Carani di Sassuolo (Mo).

Infine, il 31 dicembre, ore 23.00, Nek sarà in concerto a Sanremo, in piazzale Lorenzo Vesco (ingresso gratuito), con la sua band (Emiliano Fantuzzi e Chicco Gussoni alla chitarra, Luciano Galloni alla batteria). Sarà un momento importante perché il benvenuto al Nuovo Anno coinciderà con il ritorno di Nek sul palco.

Per il concerto di fine anno c’è ancora un po’ da attendere, ma della vigorosa canzone rock dedicata al Sassuolo Calcio possiamo già parlarne.
E’ l’ultima fatica musicale del noto cantautore, composta la scorsa estate.
Si tratta di un inno scritto per la squadra, per i tifosi e al quale è legato un progetto di beneficenza. Nato dalla passione di Nek per il calcio e per la sua città natale, i proventi derivanti da una eventuale vendita di "Neroverdi" infatti saranno destinati al supporto delle famiglie indigenti del territorio sassolese.

3 minuti e 20 di rock vigoroso. Molti ritmi basso e batteria. Introduzione e frasi di chitarra elettrica, vocalizzi che rievocano le migliori ola gioiose da stadio. Un ritornello orecchiabile e contagioso. Un coro sloganistico. Frasi corte, parole brevi (forse la più lunga e complessa è proprio Sassuolo). Un testo pieno di ottimismo ed autostima. Sembra quasi avere i ritmi di una haka neozelandese. Energizzante.
Il ritornelllo dice:

Neroverdi neroverdI
I colori di chi non si arrende mai
Neroverdi siamo forti, siamo noi
Neroverdi neroverdi
Una voce dal cuore che griderà
Sarà nostra la vittoria

Per leggere tutto il testo, link:
https://www.tuttosassuolocalcio.com/primo-piano/nek-il-testo-dell-inno-3200

Per ascoltarla, la Gazzetta di Modena mette a disposizione il seguente link
https://download.kataweb.it/mediaweb/mp3/brand_gazzettadimodena/2013/12/06/01Traccia01.mp3

Infine, una sorta di trailer con i giocatori neroverdi che cantano alcune frasi dell’inno, già dal 03 dicembre è sul sito internet della società calcistica e sul suo canale YouTube:
https://www.youtube.com/watch?v=Yf9oN9XxNxU

Con l’occasione della presentazione pubblica, sarebbe stato il top se il Sassuolo avesse vinto la partita! Invece a vincere è stato il Chievo Verona.

Anche quest’ultima ha un inno scritto da artisti famosi nel 2013: “Vola con noi”, dei Sonohra, i fratelli veronesi Luca e Diego Fainello, composto la scorsa estate in occasione dei 12 anni in serie A del club.

Domenica prossima allo Juventus Stadium di Torino il Sassuolo Calcio incontrerà la squadra bianconera, la quale, dal canto suo, vanta un notevole corpus melodico.
L'attuale inno ufficiale, “Juve (storia di un grande amore)”, scritto da Alessandra Torre e Claudio Guidetti nel 2006 per festeggiare il ritorno del club in serie A, è cantato da Paolo Belli.
Tra gli omaggi di artisti celebri, c’è “Juvecentus”, scritta da Pierangelo Bertoli nel 1997 per il centenario del club.

Sono molte le canzoni e gli inni di squadre di calcio realizzati da cantanti famosi perché il binomio calcio-musica è forte. L’inno è una cosa importante: rappresenta e carica la squadra ed i tifosi. E’ un segno distintivo, un’etichetta, un coro nel quale ci si identifica. E' impresso nei cuori, si impara e viene cantato nelle curve degli stadi dove gioca la squadra.
Sono canzoni scritte per passione e quasi mai per un vero e proprio guadagno, ma esprimono un modo di vivere lo sport. Colonne sonore di interi campionati o di giornate memorabili, dietro gli inni, al di là della loro qualità musicale, si nascondono miti assoluti: calciatori, allenatori, annate eccezionali culminate in storiche promozioni nella serie superiore.
Ogni inno si porta dietro la sua cultura, il decennio in cui è stato scritto e di conseguenza il suo stile musicale.
Per la Roma Antonello Venditti è autore di ben tre canzoni: "Roma, Roma" del 1974, "Grazie Roma", per lo scudetto del 1983, e "Che c’è", per il titolo ottenuto nel 2001.
A Milano, “Milan Milan” (1989) fu scritto da Tony Renis e Massimo Guantini.
L’Inter ha “C’è solo l’Inter” scritta da Elio e cantata da Graziano Romani (e si affianca all’altro inno “Pazza Inter, amala”).
L’Atalanta ha “Atalanta azzurra” (1986) e “Dea” (2007, per il centenario del club), entrambi di Roby Facchinetti.
Per il Genoa, "Un Cantico per il mio Grifone" fu scritto da Piero Campodonico e Giampiero Reverberi (compositore e arrangiatore, tra gli altri, per Mina, Gino Paoli, Lucio Battisti, Tenco) nella stagione ’72-’73, mentre quello della Sampdoria, "Forza Doria" è dei De Scalzi Bros (i fratelli genovesi Aldo e Vittorio De Scalzi, quest’ultimo ex-tastierista dei New Trolls) per lo scudetto del 1991.
Dal 2001 al 2003 l’inno ufficiale del Lecce è stato “Giallurussu” dei Sud Sound System.
A Bari, nel 2008, Checco Zalone ha scritto per la squadra “Cuore biancorosso”, ma l’inno è “Bari grande amore” di Sabino Bartoli.
Merita una citazione anche "Oh Fiorentina", storico inno del club viola scritto da Narciso Parigi (nella versione del 1964).
A Napoli, l’inno è “'O surdato 'nnammurato” (1915) di Aniello Califano con musiche di Enrico Cannio, e del quale, nello scorso agosto è stata presentata una versione rivisitata da Francesco Sondelli, che però non ha intaccato il famoso ritornello.
Il Parma per inno ha adottato la "Marcia trionfale dell’Aida" (1870) di Giuseppe Verdi.